La croce cristiana è il simbolo cristiano più diffuso, riconosciuto in tutto il mondo. È la rappresentazione stilizzata dello strumento usato dai romani per la tortura e l’esecuzione capitale della crocifissione. Secondo i vangeli e la tradizione cristiana Gesù Cristo è stato appeso ad una croce. La croce simbolicamente rappresenta l’unione del cielo con la terra, la dimensione orizzontale con quella verticale e congiunge i quattro punti cardinali. Questo simbolo assume significati nuovi e complessi come il ricordo della passione, morte e resurrezione di Gesù; è anche un invito evangelico a imitare Gesù in tutto e per tutto, accettando pazientemente anche la sofferenza. La croce è considerata asse del mondo e immagine di rigenerazione periodica (resurrezione) della natura. Nell’iconografia bizantina alla base della Croce ci sono la testa e due ossa. Secondo i Santi Padri queste erano le ossa di Adamo, perché tra il vecchio Adamo e il Nuovo Adamo, Gesù Cristo, ci deve essere un collegamento. Nel cristianesimo delle origini la croce rivela il mistero della salvezza, il sacrificio di Cristo che riscatta la colpa di Adamo. Secondo la Sacra Tradizione, la Croce è stata innalzata sulla sommità del monte in cui Adamo fu sepolto, dando così l’idea di continuità non solo tra l’albero e la croce stessa, ma soprattutto tra la prima e la seconda creazione per mezzo dei due “antenati mitici”, il primo, Adamo, fallimentare e pertanto mortale, il secondo, Cristo, vittorioso e glorificato nel Suo corpo di risurrezione