La Quaresima, costituisce una scuola di pentimento in cui ogni cristiano deve approfondire la propria fede, riconsiderare la propria vita e, per quanto possibile, cambiarla. E una riscoperta del modo di vivere. La Quaresima è un tempo propizio per misurare il carattere incredibilmente superficiale dei nostri rapporti con gli uomini, con le cose e con il lavoro. La Quaresima è per l’uomo la risposta alla propria Fede, è la riscoperta della vita, del suo significato divino, della sua profondità sacra. Infine è il tempo in cui dobbiamo controllare il nostro parlare, il nostro linguaggio. Per quanto riguarda il digiuno questo e rivelato nell’eventi che troviamo nella Bibbia: uno all’inizio dell’Antico Testamento l’altro all’inizio del Nuovo. Il primo evento è la rottura del digiuno “da parte di Adamo nel Paradiso. “Egli mangiò del frutto proibito. E’ così viene il peccato dell’origine nel mondo. Cristo il Nuovo Adamo – è il secondo evento – comincia con il digiuno. Adamo, tentato, cedette alla tentazione; Cristo fu tentato e vinse la tentazione.
Quaresima è il periodo di penitenza di durata variabile in preparazione di una grande festa. La Chiesa Bizantina conosce: La Grande Quaresima (ἡ μεγάλη τεσσαρακοστή ) che va dal lunedì successivo alla domenica dei latticini alla Grande e Santa Settimana. La domenica viene celebrata la Divina Liturgia di S. Basilio, il mercoledì ed il venerdì la Liturgia dei Presantificati, il sabato la Liturgia di S. Giovanni Crisostomo. Nel periodo della Quaresima sono quaranta giorni di digiuno che ha il suo simbolismo.
Il numero quaranta, nella Scrittura, si presenta come un numero tradizionalmente sacro e significa attesa, prova, penitenza e preparazione. È il numero biblico della penitenza, del digiuno, della preghiera e della punizione. Noè restò chiuso nell’Arca per i quaranta giorni in cui durò il Diluvio (Gen 7, 17). Mosè rimase quaranta giorni sul Monte Sinai, dove ricevette da Dio le tavole della Legge, poi tornò dal suo Popolo per comunicargli l’Alleanza con Jahvé (Es 24, 18), e il periodo della penitenza della città di Ninive e i quarant’anni di cammino che furono necessari per raggiungere la Terra Promessa (Num 42, 13). Nel Nuovo Testamento, Gesù fu presentato al Tempio quaranta giorni dopo la sua nascita, digiunò quaranta giorni dopo il suo battesimo e si ritirò nel deserto per quaranta giorni (Mt 4, 2). Dopo la sua Resurrezione apparve ai discepoli per quaranta giorni, prima di salire al cielo. Gerd Heinz-Mohr, Lessico di iconografia cristiana, p. 251
Padre Pompiliu Nacu