Nella tradizione bizantina la Natività di Maria segna l’inizio delle feste liturgiche, è si presenta in condizioni piuttosto particolari. La prima fonte da cui tutto ha avuto origine è il Protovangelo di Giacomo.La festa ebbe origine nella Chiesa di Gerusalemme verso il V secolo, dove si trovava la casa di Maria, vicino alla piscina probatoria. Già verso il 560, questo racconto apocrifo ispira Romano il Melode. La celebrazione della Nascita di Vergine si trova ai Cristiani Orientali, copti egiziani è giacobini, il 9 maggio. Questi si sono separati dalla Chiesa indivisa, alla fine del IV Concilio Ecumenico. Dopo la separazione, gli orientali hanno perso tante cose dalla Chiesa Ortodossa, invece questa festa è rimasta, questo significa che la Nascita della Vergine era celebrata prima della separazione, cioè tra il terzo Sinodo Ecumenico III (431) e il quarto Concilio Ecumenico (451). Origine della festa è attribuita dopo la consacrazione di una chiesa a Gerusalemme, dedicata alla Vergine, costruita tra il 430-480, il luogo dove, secondo la tradizione era la casa dei suoi genitori. In Occidente la festa è stata introdotta dal patriarca Sergio I (687-701), sotto l’influenza di Costantinopoli. In Chiesa Ortodossa l’importanza della festa è attestata dal fatto che il vescovo Andrea di Creta le consacrò in occasione di tale festa, verso il 715, ben quattro sermoni[1].
[1] PG 97, col. 1046-1110.